INTERNAZIONALI
Negli anni la conoscenza di tanti produttori ci ha insegnato e permesso di arricchire la nostra esperienza e di allargare il nostro catalogo con liquori di tante parti del mondo e di migliorare ulteriormente la qualità.
Il Bourbon Whiskey è stato trapiantato negli Stati Uniti da emigranti probabilmente Irlandesi o Scozzesi, oggi è impossibile sapere da chi.
Sta di fatto che la differenza rispetto a quello europeo è che è ottenuto dalla lavorazione del mais che non può essere presente in una percentuale inferiore al 51%.
La caratteristica distintive del Bourbon sono che il distillato viene invecchiato in botti di rovere carbonizzato che rilasciano il tipico colore rossiccio e il sapore legnoso.
Garrone ha trovato alcune piccole distillerie tradizioni negli Stati Uniti sopravvissute in qualche modo al proibizionismo che hanno mantenuto inalterato nel tempo questo modo di lavorare imbottigliando un prodotto che permette di assaporare le sue caratteristiche uniche.
La crema di whiskey è un prodotto recente, nasce dalla mescola del meglio della produzione irlandese. Whisky e latte: nel Baker’s Field non c’è altro. Ma il Baker’s Field è un eccellente componente di diversi cocktail.
Diversi paesi del Nord Europa reclamano la paternità di questo importante liquore, ma due imperi antichi e confinanti, sembrano averne le origini.
Le prime produzioni anticipano il Medioevo, ed è impossibile dare una data ed un luogo esatto di origine, quello che importa è che la Garrone abbia trovato l’equilibrio giusto.
Il Gin ha una storia simile ad altri liquori ma una diffusione diversa.
Le prime mescole che assomigliavano ad un gin sono state prodotte in Italia, a Salerno da dei monaci, che coltivando nel loro orto botanico il ginepro lo distillarono per ottenere un infuso che sfruttasse le sue qualità curative. Ottennero così un distillato molto profumato e piacevole.
La formulazione del gin è stata modificata poi nei Paesi Bassi verso la metà del Seicento ad opera di un medico Francisco Della Boe, il cui intento era quello di trovare un rimedio per curare i soldati olandesi che si ammalavano di malaria nelle Indie orientali.
Dall’Olanda il gin si diffuse sempre più in Inghilterra la quale raggiunse l’apice della produzione allorché Guglielmo III di Orange nel 1690 vietò l’importazione di distillati stranieri, per rafforzare la sua economia ed indebolire quella delle potenze europee, prima di tutte la Francia.
La produzione divenne così importante che addirittura si arrivò ad utilizzare tale bevanda come parte del salario da destinare agli operai; le conseguenze furono gravi soprattutto dal punto di vista sociale per l’aumento del tasso di alcolismo nella popolazione più povera con ripercussioni di ordine pubblico e di sicurezza. Il governo inglese tentò di porre rimedio con il Gin Act ma senza esito.
Oggi il Gin è un liquore di gran moda con produzioni in tutto il mondo. Alla Garrone sappiamo che le origini sono italiane e quindi abbiamo dato una interpretazione a questo grande liquore più legate al nostro territorio dove il profumo di ginepro è intenso.
Le origini del Brandy sono legate al processo della distillazione che subì delle variazioni a partire dal 15° secolo.
Inizialmente il vino veniva distillato per conservarlo e renderlo più facile per i commercianti da trasportare con le navi da una parte dell’Europa all’altra. Il vino veniva anche distillato per una motivazione economica in molti regni, esso era tassato sul volume, quindi il distillato veniva annacquato prima della consumazione evitando la salata imposta.
A seguito del processo di distillazione si scopri che conservando il distillato in vecchie botti di legno, il sapore migliorava e di parecchio dall’originale. Oltre a rimuovere l’acqua il processo di distillazione portava alla decomposizione diversi componenti aromatici, che rimanevano indietro nell’alambicco e venivano scartati, creando quindi un liquore con un colore dorato unico ed un profumo particolare.
La maggior parte dei Brandy si ottiene dalla distillazione del vino.
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